Parole che ho desiderato fossero state scritte per me...Vi ho intravisto cristalli di neve che si mutano in prismi di Sole dicembrino.Grazie Sergio, perchè ogni tanto ci regali le tue pepite d'oro.
La natura si lascia osservare da tutti, intravederne la bellezza oltre gli artifici e condividerne efficacemente le sensazioni è per pochi. Ciao Sergio.
Non ho parole per te....che l'inverno possa darti il calore della prima ....vera. un saluto Eclisse
Bacche di ginepro a profumar l'aria frizzante di un Dicembre che vede la nascita di Nostro Signore...apprezzata...
Ti ringrazio Annysea per le tue gratificanti parole, che testimoniano una partecipe lettura. sergio
Riccardo, ti trovo unisono al mio sentire, nei confronti della stagione algida, metafora imprescindibile di silenzi rimpianti e solitudine. Questi versi risalgono a qualche anno fa e proponendoli alla lettura mi sono accorto di come e quanto sia sedimentato il mio sentimento di insofferenza intollerante al preludio della stasi fatale della vita che l'inverno inevitabilmente porta con se. Immane il tentativo di resistergli e ridicolo anche , ma frutto di un rifiuto a cedere il passo al silenzio siderale delle mia albe che senza misericordia m'addentrano ogni giorno di più nella mia fortress of solitude ( Clark Kent docet ). Winter time love è un brano in cui io ho sempre sentito la dicotomia graffiante tra il valtzer musette del reef e le parole desolate e senza scampo del testo... ma è questa è la cifra stilistica del brano.... Grazie Riccardo come sempre i tuoi commenti mi offrono l'abbrivio per voli pindarici di cui i versi sono il trampolino di lacio. sergio
Arlette , sono d'accordo con te quando affermi che è l'occhio che guarda che decreta la bellezza, avere poi l'onere di renderne omaggio è il compito complesso della poesia, il poeta è il tramite che ha la meravigliosa condanna di tentare costantemente di adempiervi. grazie sergio
Gail trovare nei versi giovamento per l'anima è quanto di più sublime possa accadere a chi scrive, ma è sempre la lettura interpretativa che accende il verso sino a renderlo vivido sentire. grazie, sergio
Eclisse la primavera è ora una promessa un impegno che non trova suffragio nelle mie brume mattutine che si condensano cadendo in cristalli di ricordi... sergio
IL profumo che associo all'inverno, Adele è quello della resina di pino, che ha sempre segnato nel mio mito il tempo dell'avvento, di una speranza di un desiderio di un tempo a venire che pure è stato. grazie sergio
Una infinita lode alla natura scattate come foto singole e messe in un album fotografico ,un applauso clap clap clap e saluto incorporato
Poesia visiva che tratteggia la metamorfosi dell'Inverno dove i ricordi evocano ,emozioni nuove! Complimenti Sergio
E' un inverno da me conosciuto vissuto nella mia Bassa Padana, nei miei primi anni di vita. Oggi, non è più così. Mi torna alla mente vecchi ricordi. Inverni lunghissimi, geloni alle dita dei piedi, infinite nebbie bagnate,arabeschi sui vetri delle case. inquietante è l'inquinamento che si avverte tra le righe. La polvere nera che copre lentamente il bianco del paesaggio. Le ciminiere ai margini della città. La cementificazione della terra che continua ad avanzare, descritta senza drammi, tra le righe ,in modo magistrale ma evidente. Poesia con versi stupendi. Emozioni e sensazioni espresse in modo perfetto. Bravo,!!