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Pubblicata il 15/11/2015
quello sguardo

tra felicità ed innocenza

in bilico sull'abitudine

in equilibrio tra quotidiani intenti

è ora come un pugno nell'intelletto

un coltello affilato nella sorpresa.

ho appreso che non ci sei più

ed ho provato a reimmergermi

nel tuo sguardo per sempre morto

come un cane fedele

che non si rassegna all'idea d'un defunto padrone.

e la rabbia s'è tramutata in rassegnazione

e la rassegnazione in dolcezza di nostalgie perdute

come a ridirmi che son sempre i migliori

che se ne vanno prima del tempo

che gli Dèi buoni hanno strappato

agli Dèi cattivi che albergano nella specie umana.
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Gradita

il 15/11/2015 alle 17:49

Con Valeria, cento e più altre giovani vite fermate, sorrisi che non lo saranno più... Un ricordo senza animosità, sergio

il 16/11/2015 alle 05:57