Sono stufo del caos e del caso,
sfiduciato verso Roma e l'amor,
indifferente a una rosa o al raso
e pure a una torta o a un attor.
non cerco più una mora o un ramo
pur di cogliere un fico alle foci,
vale un atomo per me l'"0, t'amo",
come Vico, assieme ad altre voci.
ma riconosco il bello e quali bolle
dà il rimanere leso per troppo sole,
penso ancora al vello di chi volle
mandare la gente al gelo nelle gole.
e se non capite il senso o il nesso
pensate che sull'orlo ci sono loro:
la vita ha troppe fosse per un fesso,
è roco chi ha la voce fuori dal coro.