PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 30/10/2015
Di te nessuno
chi lo sa dove sei ora, se sei ancora
se i tuoi fianchi si sono rassegnati ad essere fecondi
ed io riuscirei a nascondere la colpa di ritrovarti
oppure sarebbe tempo che ti piangessi lentamente,
morta, come fumo sullo sfondo di un tramonto
in questo foliage delle illusioni che ci smettono.
ogni cosa pensandoti è corrosa dall'acido
la scoperta che ammutolisce l'ingenuit�
lo struggimento che consuma la parola
il levarsi spaventato dello stormo dei miei versi
le lacrime asciutte che scolorano l'azzurro degli occhi
nessuna mi è stata così intima nella carne
mai più, da te, sono stato felice d'amore
ho provato il tormentato del tradimento
di te nessuno mi ha reso più triste
ma non e per tutto questo che ti odio
io ti odio perché mi hai dimenticato.
29 ottobre 1922/2013
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Per reagire in cotal modo è necessaria tanta forza e tanta volontà, caro Sergio! La saggezza è pregna di sofferenza! La Poesia si nutre di angoscia e delusione! Complimenti a te!

il 01/11/2015 alle 10:11

Hai ben letto , Riccardo, oltre le sillabe, lo stormo bianco della Achmatova, fu anni fa dopo essermi immerso perdutamente nel suo scrivere che di getto "buttai giù" questi versi che sono in tutto e per tutto ascrivibili al suo stile ed all'appeal che suscitarono in me. Il tormento di una fine che non è tale perchè continua a tormentare ed a indurre una condizione di infinito smarrimento inconsolabile, come solo un amore non compiuto può.. Per me è stata una scoperta che al pari di altre lascia il segno nell'anima e nello scrivere. Grazie Riccardo per il tuo commento bello e caro. Sergio

il 02/11/2015 alle 06:05

Sir Morris, nel tuo commento ravvedo la consapevolezza di chi ha tanto amato e sofferto, e non si è mai lesinato nello spendersi per un sentimento sebbene con la consapevolezza che a fianco di un grande amore c'e' sempre un più grande dolore...La poesia ci trova unisoni in questo. Grazie, Sergio.

il 02/11/2015 alle 06:10

Nonostante il lacerante dolore la saggezza prende il sopravvento ,un applauso per te capo clap clap clap

il 07/11/2015 alle 18:50

Ti ringrazio gpaolocci per le tue parole sempre entusiaste, sergio.

il 10/11/2015 alle 05:59

Chiara, l'amore e l'odio, è significativo il modo in cui li accomuni, facce della stessa medaglia inestricabili l'uno dall'altro..Secondo me, l'amore come la luce, ha una fonte da cui scaturisce, l'odio altresì può non avere fonte, come il buio , c'e' solo dove non c'è luce, non scaturisce da una fonte, solo è. Fini pensatori disquisiscono sul fatto che non è l'odio l'opposto dell'amore ma lo è la paura, e Osho aggiunge che l'odio è l'amore a testa in giù...E' un argomento assai dibattuto, che nei miei versi assume una precisa connotazione, l'odio che io cito è posto ai margini di un amore, ne è l'esclusione privativa, è, perchè ne l'amore ne l'amato c'è, come un riflesso senza lo specchio un fantasma un miraggio, un ripiego... Grazie per il tuo commento, sergio

il 30/11/2015 alle 06:04

Chi ama desidera che il suo amore non conosca l'oblio.sentita nelb profondo.ognuno ci si può specchiare.complementi, un saluto a te ,cate

il 10/03/2016 alle 01:50

Sono contento Ariele che tu abbia trovato riscontro in questi versi, e quanti l'amore ne fomenta... Grazie Sergio

il 10/03/2016 alle 05:55

l'amore spesso è veleno ,difficile trovare un amore dolce , ma l'odio no, se hai amato tanto non riesci ad odiare ,nel tuo profondo quell'amore sarà sempre con te, nonostante tutto .....

il 09/09/2017 alle 06:39

L'odio a cui accenno, rifacendomi alle tematiche di Anna Andreevna, è un sentimento complesso, ancora di più, se possibile dell'amore, è una sua diretta emanazione, è quando l'amore non è più ma è ancora e non se ne va, non lascia non diventa ricordo e non può più essere presente, è 'adesso di un amore che manca. Grazie Ginni per le tue parole.

il 11/09/2017 alle 05:52