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Pubblicata il 26/10/2015
nel giardino dove tra molte

ancor viva sta la vecchia

pianta della vita mia ai di lei

piedi tra le tante amiche

foglie conosciute di strana

foggia e di stranier colore

ho nel cercar mio curioso

foglia ritrovato che queste

qui cadute nel tempo vario

d’età verdi rami ancor novelli

o duri forti nodosi screpolati

interrogar tant’amo poi da lor

sentire ch’ogni foglia lo sai

è spesso un’ anima passata

quante vite diverse e destini

tanti: a questa pur dico chi sei

da dove vieni da te or voglio

sapere stolto sento dire stolto

foglia son dell’alber della vita

tua del destin quella ultimo

finale sì dico dimmi ma s’alza

forte il vento s’alza e con lui lei

pure e alla presa beffarda sfugge

e su in alto per sempre s’allontana
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Al pari della Sibilla Cumana, Rusticus, nelle foglie trovare indizi o presagi per disvelare un fato oscuro e avito.. Più che in altri tuoi componimenti, il tuo stile e lessico padroneggiano e impreziosiscono le parole addivenedo ad una melodia che delizia il lettore attento che nei versi trova ristoro all'animo. sergio

il 27/10/2015 alle 06:06

Caro amico e Poeta Sergio, troppo buono e assai generoso nei tuoi commenti ai miei modesti versi. Con stima ringrazio, auguro una buona giornata e porgo i miei migliori e amichevoli saluti. giuseppegc (rusticusmediolanensis)

il 27/10/2015 alle 12:21

Una strana foglia.. percorre sin dall'apice il ruscello impervio della vita trasformandosi in musica.

il 01/11/2015 alle 12:32

Sir Morris grazie e un cordial saluto ggc

il 01/11/2015 alle 15:11