Affinerò i miei sensi sopiti
solo quando ne varrà la pena
e se mai ci sarà qualcuno
- o qualcosa -
a inebriarmi il quieto vivere.
a malincuore potrei scrivere
di vènti
che non siano stati nostri
e di tempeste
cavalcate sul filo dell’onda.
farò ritorno in campo da solo
- passato l’intervallo -
senza tirare indietro il piede
nei contrasti
nell’area di rigore.
soltanto allora,
se alla fine della corsa
ci saranno altri inverni di fuoco,
avrò da raccontarti tante cose
- forse troppe,
perché tu mi creda -
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