finalmente sei mia, piccola onda.
ritta, sull’altura ti ho attesa
e sei venuta.
all’ora del vespro sei venuta,
leggiadra, col tuo abito bianco di spuma e panna,
coi merletti di sole e sale.
sei prigioniera ora nelle nasse
dei miei occhi,
ti tengo, nell’arco caldo
delle mie braccia,
ti tengo stretta, in simbiosi d’acqua.
sono anch’io salino e sogno,
sono goccia d’oceani immensi.
vengo anche io da molto lontano,
vengo dalle maree di mille desideri;
vengo dal dominio della tua stessa luna,
vengo sospinta dal tuo stesso vento.
vento del Sud dallo sguardo turchese,
vengo da questi e mille altri posti.
resta con me, piccola onda marina,
resta con me, scorrimi nelle vene.
vieni anche tu da mille notti senza sonno
vieni anche tu da mille notti senza stelle.
ma ora sei con me, danziamo insieme,
alla luce ammaliante
del crepuscolo che viene.
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