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Pubblicata il 06/10/2015
E sulla pelle bianca come il sale,
alla fine, il sudor d'ambra effluì
che afore, l’olezzo permeò distinto:
annusò, rifluì, odorò acre,
e stagnò, e poi impregnò profondo,
e poi odorò. Puzzò infatti intatto
seppe di marcio, e di sentina di una nave.
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Sfavillante! Sir

il 07/10/2015 alle 15:06