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Pubblicata il 06/10/2015
E Katia incauti polli
menava all’ospedale,
e dopo al funerale
dicea d’avuto amar;
ma per le zie del porno,
coi rifatti seni,
va con l’ardor dei geni
l'omini a sollazzar.
ronza su' calli brulle
la clientela aspettando
e lo sbirro pattugliando
non la riesce a beccar;
tra lenoni e protettori,
gli altrui sfruttatori,
esuberanti incassi,
nel misero spartir.
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Una triste ma vera realta' ,un saluto

il 06/10/2015 alle 16:35

Brava poesia! Sir

il 07/10/2015 alle 15:16