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Pubblicata il 27/09/2015
Distratto e spesso in sonno,
stringo ancora nei pugni
il palpito del mio embrione,
primo boccone di questa storia.
incolonno qui nella memoria
quei giorni perfetti di un programma
che il Creatore rese alla Mamma:
cibo, letto e tetto
per quei nove mesi da cui ascesi.
in pugno li tengo protetti;
benedetti, decollo della vita.
ancora m’assorda il rombo del cuore,
tuttora m’irrora la dolce sua scossa,
e a occhi socchiusi agli anni sottraggo
ogni sua mossa che dentro contraggo
e vi resto a bordo tra sapori diffusi,
sicuro e difeso, a pugni chiusi.
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Come sempre, Ugo, la tua bellissima poesia, attinta dal tuo bagaglio personale di vita, mi ha veramente commosso. Inoltre colpisce per la sua ricchezza stilistica. Bravo!

il 28/09/2015 alle 09:36

Oniricamente sublime! Strepitoso senso esistenziale! Complimenti al mio grande amico Ugo! Sir Morris

il 28/09/2015 alle 10:17

In ogni singolo verso si legge la profondita' della tua anima e il cuore che comanda alla penna di scrivere , un applauso per te clap clap clap clap

il 28/09/2015 alle 18:34

....Ciao, Ugo !.....

il 28/09/2015 alle 19:05

Bellissima e toccante nell'immagine disegnata dalle sensazioni descritte. Complimenti

il 28/09/2015 alle 21:24

Bentrovato Ugo... Sono qui, commossa, e applaudo la tua bravura. Un abbraccio, patty

il 01/10/2015 alle 12:05

bravo ugo che sempre mi commuovi e mi emozioni con descrizioni poetiche che ti vengono dal cuore. ti abbraccio marinella

il 03/10/2015 alle 14:50