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Pubblicata il 26/09/2015
torna alla mente la Caduta del cantor

grande del lago di Pusiano questo

al veder mio: cade un vecchio claudicante

misero all’aspetto con schiamazzo

i ragazzotti ridon altri inver indifferenti,

giace per terra una stracciona povera

mendica guaisce il cagnolin suo amico

da logora sporta lì povere cose sparse,

inciampa la gran dama scarpe alla moda

borsa griffata di velluto i guanti un grido

un unico affannarsi gran ressa si chiami

l’ambulanza, il copion questo caro mio lettor

non cambia se a terra è steso un monsignore

di ribellion di sdegno nasce spontaneo un moto
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Grazie per l'attenzione ed il commento Poeta Riccardo, buona domenica e cordiali saluti. ggc

il 26/09/2015 alle 21:06

Nessuna ricaduta! Spigliata e sobria! Bravo! Sir Morris

il 28/09/2015 alle 11:36

Gentil Sir Morris, grazie! ggc

il 28/09/2015 alle 12:28