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Pubblicata il 05/09/2015
I fiori della collera,
i frutti del tormento.
un cielo di occhi,
una volta di grida che sbarrano l'uscio del sogno.
un freddo smarrimento
poggia sulla pelle.
poi, il mio sguardo si volta
e la vuota pupilla si riempie del regno di coloro che, col capo chino, cercano il seme della propria
sventura.
l'oro delle palpebre cade
e le silenziose stanze del mio essere
tremano.
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Seducente verbo! Sir

il 30/09/2015 alle 13:04