PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 24/08/2015
Smettere di fare domande
che restano domande
strette di corda al collo.

ingranare la marcia piuttosto
e sciogliere i freni
correre -senza fermarsi-
tuffarsi nel cuore
senza un perché,
senza attendere risposte
che.

nutrirsi saziarsi di quel che passa
un soffio d'infinito tra i pensieri
che si staccano cadono
in silenzio
tra una pausa e l'altra di un sospiro
che va
e non ritorna.

godersi la strada
con tutta la sua polvere calda
che si alza
ed entra
dai finestrini scesi
e ti si attacca agli occhi
alle ossa
ovunque

magari sulle note dolci improvvise
di una voce alla radio,
magari pensando a te.

tanto guido io.
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Da impatto! Sir

il 24/08/2015 alle 08:49

molto bella Anna ^^, H.R.

il 25/08/2015 alle 17:40

...tanto guido io :). Grazie del passaggio, Sir.

il 28/08/2015 alle 08:29

Caro Riccardo, credo proprio che tu abbia per davvero una sfera di cristallo ;) Comunque, a proposito del "tanto tutto è scritto" (alias "destino"), avevo già detto la mia in "Giù per il paradiso". (Ma) in queste ultime c'è un "intenzionale abbandono" agli eventi, si, nel senso di viverli fino in fondo...senza farsi troppe domande né tantomeno attendere risposte che forse non arriveranno mai o non saranno mai esaustive...perché le cose accadono e basta..per una qualche giusta o errata ragione (?) che, per quanto si cerchi, non sempre si trova. Già. Un caro, carissimo saluto anche a te.

il 28/08/2015 alle 08:38

Grazie Hate :)

il 28/08/2015 alle 08:39

“Smettere di fare domande, non attendere risposte, goditi la strada.” Così mi piace sintetizzare questi versi, che potrei definire una la poesia di vita. Con un sottinteso brillante, Anna Celi tocca un tema molto importante e spesso comune. Non dimentichiamo del bisogno, ognuno ne abbiamo dell’altro, se sappiamo accontentaci di poco certamente sapremo meglio aprire vie di condivisione e di comunione, ovvero quella famosa “corrispondenza d’armoniosi sensi” di cui parla il poeta.

il 28/08/2015 alle 15:18

Grazie del suo contributo, Ugo. Un caro saluto

il 28/08/2015 alle 15:59