Sciogliere il nodo alla palpebra,
inseguirmi con gli occhi
nelle sabbie del pensiero,
io che mi sfuggo
e scivolo verso il basso
mentre tento -buia-
di salire verso l'alto.
dipingo parole
facendo dell'aria una tela:
sono aquiloni
di rossa e sottile carta velina,
variopinte farfalle
le mie parole a vento.
le sento nello stomaco
tutte quelle ali,
pulsano nelle mani
tutti quei colori:
battiti che vanno,
battiti che tornano -quasi di soppiatto-
per restarmi infiniti
nel pugno lieve
del petto.