Gemon le carni sfatte
che un dì venal voluttà
e piacer sottile dieder
a turpi bramosie maschili
le vedi ancor a giacer
ai vecchi giochi vecchie
parvenze di femminil
ormai perdute forme
a misero destino giunte
a questa vision triste
forte fu in quel lontan
non più dimenticato giorno
il desiderio mio di pianto
ti basti dir che al cospetto
loro la vecchia di Klimt
che de le donne percorre
le stagioni è uno splendore
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