E voglio maschiamente prenderti
stasera
in modo raro e suggestivo
coinvolgendoti d’umori ineffabili e arcani!
immersi in elemento primordiale
salmastro e ruvido
sospinti da onde
che mimino
naturalmente
il dondolio perenne della pulsione creativa e passionale
sotto Luna nascente
che cuce il mare con le stelle
lasciando sulla spiaggia dei ricordi:
quel che resta di vestiti semplici e inutili.
vorrei entrare in te
fluidamente!
ma anche sotto un tetto comune
e t’amerei
in talamo iridescente di onde domestiche
in sciabordio di vasca ceramicata, sorniona e complice
o sotto una doccia tempestosa e chiassosa,
allegra e disonesta.
spruzzi e getti
ovunque.
zampillii fluorescenti
illuminati dai tuoi occhi
su te
in te
su me.
bevo
liquor tuo annacquato e sparso
sperso tra gocce diafane e fresche;
m’immagino Nettuno raggiante
intanto che tu
magica sirena
solfeggi e moduli vocali di piacere
e t’insaponi di me.
cascatella naturale
percorre la tua schiena
ed emigra
imperlandoti
in teneri e tiepidi anfratti.
m’inviti a docciarmi di te.
piacevolmente mi baci
chiedendomi d’abbeverarmi di te, senza fine.
annaspo.