PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Utente eliminato
Pubblicata il 09/08/2015
Con le palpebre appesantite dal torpore
e la gola intasata di livore e di sabbia
io parlo al mondo e le mie parole scivolano via
perché il mondo non mi sta ad ascoltare

con la testa stretta tra le mani
ed il cuore gonfio di amara disillusione
io parlo al tempo e le mie frasi volano lontano
perché nemmeno il tempo ha tempo per me

e non so neanche di cosa dovrei parlare
se non della lurida babele che mi regna attorno
ma credo proprio che dovrò sforzarmi di sorridere
perché l'avvenire è impregnato di lacrime

le luci del giorno scompaiono all'orizzonte
e le mie serate lentamente affievoliscono
mentre tra le curve tortuose dell'angoscia
le tenebre squarciano le gote ai volti dimessi

e ricordo ancor bene la bellezza di quegli anni
quando la musica riempiva la mia città vuota
stillando letizia da ogni singola nota
per farmi assaporare il calore delle emozioni

e non ci sono più i vecchi amici al telefono
a minimizzare i miei soliti discorsi sconnessi
ed a regalarmi attimi d'insperata serenità
assecondando le mie richieste di manciate di clemenza

con lo sguardo rivolto verso il vuoto cosmico
e la voce insozzata dai miasmi dei rifiuti
io parlo da solo ed i miei soliloqui se li porta via il vento
ed il vagare è tetro in questo turpiloquio metropolitano
  • Attualmente 3.16667/5 meriti.
3,2/5 meriti (6 voti)

mi ha colpito per la durezza, la tristezza, la dolente sincerità...Che dirti? mI ci ritrovo molto anch'io, se questo può bastarti.....un saluto Riccardo

il 09/08/2015 alle 16:46

E' dura vivere l'oggi ricordando l'ieri! E' proprio troppo! Sono d'accordo! Sir Morris

il 09/08/2015 alle 16:59

parla pure da solo ma non credere che nessuno ti ascolta, è che babele regna nelle persone. purtroppo si vive in un mondo dove le cose vanno a rotoli e la gente pare abituarsi a questo fare e questo vivere. un saluto da chi ti ascolta...Aldo

il 09/08/2015 alle 22:27

"E se nessuno ti parla, allora ti tocca pensare. E io non facevo altro, allora. Pensavo tanto che mi faceva male la gola, perché è lì che si fermano le tristezze". (Stefano Benni). Triste, si, e bella, molto bella...come la tua sensibilità. Ciao Riccardo.

il 10/08/2015 alle 09:31

...e noi il prosieguo lo riscriviamo:). Perché ci piace pensare e credere che c'è sempre qualcuno che sta ad ascoltarci ;). Ti abbraccio. Anna

il 10/08/2015 alle 12:23

Bei versi evocano momenti di abbandono in un contesto , purtroppo, confuso e quando il contesto è decadente, ti viene meno l'allegria e l'ottimismo........ Bella !

il 10/08/2015 alle 12:31

Sapere che altri condividono la precarietà del vivere accomuna e conforta, anche se è lecito scrollarsi di dosso i bisogni negati per non dovere costringere la tristezza e il dolore in gola. E' vero...la gola si chiude per il pianto. Fa male come fa male non vedere la luce del sole. Riccardo, vivi la tua sensibilità confortando gli altri. Un testo molto significativo. Ciao.

il 22/08/2015 alle 16:17

Notevole, un apprezzamento da parte tua vale molto, continuerò a leggerti con interesse. Grazie!

il 27/08/2015 alle 00:20

l'ho sentita mia......Un forte abbraccio Gabriela.

il 04/09/2015 alle 10:58

Quasi tutti parlano da soli. testo piaciuto

il 07/09/2015 alle 19:14