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Pubblicata il 05/08/2015
Più non sente il vecchio quel vociar

delle mondine nell’andar alla risaia

allegre né quei canti d’amor di passion

e di mestizia nel volger del giorno fino

a sera sospirati curve con l’acqua fino

alle ginocchia, un mondo perduto e a lui

sì caro un mondo dove per una sola sera

non ricorda con chi trovò d’amore un’ora

più non sente il vecchio ma il ricordo vive

un pagliaio illuminato dalla luna il lamento

nel silenzio di un cane il gracidare di una rana
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Molto bella e delicata! Sir

il 05/08/2015 alle 13:50

Un saluto e grazie Sir. ggc

il 05/08/2015 alle 14:55