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Pubblicata il 19/12/2002
In realtà nessuno m'ha mai capito.
Troppe volte pazzo m'hanno chiamato,
hanno creduto ch'io fossi ammattito.
Ma a me non importa cos'han pensato.

Volevo che tu accetassi l'invito
che ti fece 'l mio cor innamorato.
Pel tuo no, diventai com'impazzito
e 'l mio animo divenne sì angosciato.

Mille le notti in cui non ho dormito,
sguardo fisso su spazio desolato,
frasi senza senso ho proferito,
mente rivolta al gesto scellerato.

Se'l mio sogno, così, fosse esaudito,
or anche 'l mio amor sarebbe ricambiato,
e meco vivresti a tempo indefinito.

Ma poichè 'l mio invito non fu accettato,
da attimi di pazzia son'assalito
che tutti pazzo m'han considerato.

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flo

Ciao Nicolo'
non ti far influenzare da certi commenti.
Ti riconosco un non trascurabile talento e una volta affinata la metrica i risultati verranno.
Per me questa poesia, nonostante le rime fisse fatte solo di due desinenze è senz'altro degna di nota.
A qualcuno sembra facile? Ci provi lui.
Io invece ti faccio i miei complimenti e ti do un incoraggiamento a continuare.
Floriano

il 19/12/2002 alle 22:03

grazie per il sostegno, ma comunque è più che normale che ci sia qualcuno a cui le mie poesie non piacciano! Sono contento che a te sia piaciuta!

il 20/12/2002 alle 14:58

Mi è piaciuta anche questa....un modo teatrale per spiegare la pazzia...per amore...il perder il senno per un NO...che il cuor rifiuta....Alla Cirano....:-)
Ignora chi vuol solo ferire e sembrare migliore e sapiente sputando sentenze:-) a buon intenditor poche parole....
Un caro saluto...
Mary*

il 20/12/2002 alle 15:07