Sono l’uomo del banco del caffè, e al gente và e viene, chi finge di non vedermi, chi mi vede male, chi mi saluta e mi è amico; sono l’uomo delle macchinette del caffè, il mio posto preferito, e guardo le persone andare, mille storie, mille problemi, segreti, che non sapremo mai; ognuno coi suoi guai, ognuno col suo daffare; ed io capisco, anche quello che la gente, non crede che io capisca.
Ho un grande amico che fa tale mestiere, caro Stefano! Ci rispettiamo in modo spropositato.. a tal punto che attraversiamo anche la strada per abbracciarci ogni qualvolta ci vediamo. Hai avuto un gran bel pensiero. Sei stato in gamba! Sir Morris