Cos'è la fascinazione
qualcosa che ho in mente di scartare
da un ricordo di caramelle all'anice
o caravelle salpate su per il mare del mio liquame mentale
di cos'è che ho bisogno
di bruciare senza ritegno
dell'accesso
vivo e vegeto a me stesso
cos'è la fascinazione
se non credersi un incompreso un giudice in galera
cosa sarebbe la fascinazione se non amare una visione d'esteta
vicendevole
allargabile
come certi jeans pagati troppo che indossano di merda
sto alla luce del frigo
come l'uomo immerso in una luce divina
chissà cazzo cerco da fagocitare
vorrei trovare forse in bottiglie fresche bibite del mio sangue
pezzetti della mia carne in tutte le indecise salse
ma nel mio frigo in condivisione
con lo scomparto personale
ci sono lampi di fulmini
in cui il tempo dimentica del tuono il rumore
un qualche fragore
un qualche fragore per dare spazio
alla mia immaginazione
e s'inculi il cielo non potrebbe mai contenere
ogni mia rivelazione troppo troppo stretto
come una vergine
ed il suo desiderio miscelato a paura adrenalinica
ma qual colpa io ho
se non sapete viver
donne e uomini d'ogni leva
di una lega scadente come l'incomunicabilità
se siete neve in fine aprile
non saran le ultime gelate notturne
a non farvi dissolvere
a voi che non vedete le differenze
evaporare senza esser stati sciati è l'unico destin possibile
foglie nate già morte
orsi del cuore
che si spostan in letargo in un giugno non scelto
lucertole che si scaldan al languore del denaro
specchiati nel riflesso dell'iphone...
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