La tipica poesia delle 18,16
sferraglia come un vecchio locomotore a carbone
con le sue volute involontarie
la pesco dal solito bicchiere zigrinato
ficcando le dita nel fondo
come un cadaverino appesantito dal vino
non scivolerà pancia all'aria ai margini del fiume
anche perchè sono di spalle
non troppo forti, non troppo coperte
mi basta sentire il mormorìo della vita
appesa alle lancette orarie come ami
mi ami ancora?
sono le 18,25.