PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/05/2015
Mi colpisce di questa città
il cattivo odore,
acre di marcio eterno,
come di luogo mai pulito prima.

non te ne accorgi
se ne sei all'interno.

come una meretrice,
roma giace languida, sul Tevere
e tra le braccia di chi l'ama ancora
senza esser disposto però
ad averne cura.

ti guardo e passo
roma dai mille volti e mille torti
vado emigrante
facendo finta
che non mi importi niente.
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Aver cura. Cambiano volto le citta, le cose , le persone...quel gesto straordinario che è alla portata di tutti, che ridarebbe lustro e guarigione si chiama "cura", ognuno per quel che può, con premura, come se si trattasse della propria vita. Perchè Roma è un teatro e dalla tenebra serale alla luce mattutina può puzzare o esalare profumi, ma continua a raccontare la storia della gente. E la gente la canta, la narra e chissà che non provi anche ad averne cura, oltre e nonostante lo sfregio di chi la cura non ha mai saputo prodigarla neppure a se. Belle righe. Arlette

il 25/05/2015 alle 22:34

Purtroppo e con rammarico ti devo la ragione , ma Roma rappresenta anche persone laboriose al di la' delle sanguisughe che giornalmente attaccano Roma ,premetto che non sono di Roma ma adottato io discendo dagli Etruschi, un saluto

il 26/05/2015 alle 18:43

Vivo a Milano da un anno e mi sento in ferie.... Finché sono stata a Roma non ho smesso un giorno di combattere ed ora, ogni volta che torno, la trovo peggiorata, sporca, imbrattata,usata come una meretrice. Averne cura, questo ci vorrebbe, ma come Milano insegna, non può essere una attività lasciata solo ai cittadini, occorre scegliere (scegliere!?? Ma non è possibile senza partecipare) amministratori capaci di averne cura prima di tutti gli altri.

il 30/05/2015 alle 06:52