E’ una danza di lacrime su una tela di cielo
partorita senza utero con la penitenza della follia
affamata di sogno e d’estasi, vele d’abisso
navigati cuori tra fiordi e cupe scogliere.
l’innocente sorriso della sua malinconia
è ferito grembo ospite generoso di sogno
tra fede e silenzioso dono artefice
di rivelazioni pistilli di sublime armonia
e quei due grandi occhi di quercia
risorgive di dolcezza urlanti Amore
dai colori colati sui fianchi dell’arte
gravidi di denuncia su spasmi in fiore
con lo sguardo all’intimo afflato
al perdono affiorante a testamento di vita
l’addio al corpo inquieto di donna fuoco,
ancestrale flusso di forza sanguinante dolore
arcobaleno dipinto in libero cuore
nel pianto d'aurora a volo di rondine
sopracciglia ad arco d’amore.