Cosimo, versi che scavano questi tuoi, come gli altri, ma più degli altri, perchè li affondi nella polpa dell'anima in quel anfratto in cui giace il sancta sanctorum di tutti gli affetti, e lo fai senza riguardi ne per l'anima nè per te. Ti ammiro, sergio
Io davvero non credo di riuscire a trovare le parole per esprimere la bellezza di questo tuo "appunto telematico" e, in ogni caso, risulterebbero piccole perché già si commenta da sé....Sensibilità, verità, empietà e pietà, durezza, fragilità, dolcezza convivono in questo testo...il più intenso che io abbia letto dei tuoi. Anna
Alcuni passaggi sono davvero notevoli; le righe in cui si accenna a una genuflessione, interiore credo di aver inteso, verso colei a cui rendere " merito e sorriso vero" sarebbero un regalo inestimabile per ogni madre, forse Cosimo guardando oltre, per ogni essere con cui sappiamo di avere un rapporto di rara intensità. Ne convengo, lo scritto lascia una molteplicità di sensazioni. Arlette.
Caro Cosimo queste parole sono come un aratro che ferisce la madre terra provocandogli dolore , ma quando arrivera' la primavera' essa dara' tutta la bonta' cancellando il dolore , un salutone
Versi coraggiosi, di rara fermezza; versi che rincorrono, irretiscono, che a ottant’anni mi inducono a fare un esame di coscienza!
Bellissima poesia! Cosimo sei un terzo figlio... in sincerità conosco i silenzi di una madre, i sospesi del non detto nella volontà di lasciare tutto immutato con la paura del dolore! Ciao caro e buona poesia a te! ^ ^