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Pubblicata il 10/04/2015
l’uomo che imitava gli aquiloni
aveva braccia grandi di sequoia.
si misurava in gioco, ogni giorno, verso sera
con gli uccelli migratori.
attraversava nubi di brina
e si bagnava le piume dell’anima
con le gocce cadute dagli arcobaleni sbiaditi.
si dava appuntamento nel bosco delle betulle
ad imitare il rosso del fogliame.
scricchiolava la sua anima
come ramo spezzato
che ardeva di gemme inesplose.
contava quanti passi lo separavano
dallo sguardo delle sue amate ninfe.
l’uomo che imitava gli aquiloni
non aveva un nome proprio,
si chiamava da solo con un nome nuovo
ogni primavera.
quando s’innalzava troppo in alto
soffriva di vertigini.
sognava di vedere cose nuove,
cose che sulla terra non esistono,
cose che destavano stupore alle sue stesse pupille,
socchiudeva le palpebre e vedeva paradisi di braccia tese.
braccia come ramaglie di querce ed ulivi
braccia come grovigli di nasse
come reti che sognano mari aperti e pescosi.
braccia come baci che ti stringono.
braccia come catene che ti legano,
braccia come passaporti aperte alle frontiere dell’amore,
braccia come lasciapassare in un mondo di accoglienza.
l’uomo che imitava gli aquiloni si assentava spesso,
metteva il cartello “closed” e spariva per mesi interi.
era naufrago su rive azzurre e piane.
era seduto sotto palmeti di quiete.
l’uomo non ricordava mai il suo nome,
se glielo chiedevi ci doveva pensare su qualche momento,
poi scrollandosi le ali coperte di brina
ti fissava dritto negli occhi e ti diceva un nome,
uno di un altro, un altro e non il suo.
l’uomo che imitava gli aquiloni era un mistero persino a se stesso,
non aveva nome, né carta d’identità, ne domicilio, né dimora,
né cane, né donna, né amori.
l’uomo che imitava gli aquiloni abita nel mio sogno ricorrente.
io lo chiamo con un nome misterioso
il suo nome è quello di un principe, un principe folle
di nome Wolfang.
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bellissima molto riflessive ed emozionante .l'uomo che imitava l'aquilone non aveva un nome ma nell'anima tua nei tuoi ricorrenti sogni tu hai sussurrato il suo nome...amore bravissima

il 10/04/2015 alle 15:04

Il testo fa parte di una di quelle cose visionarie che ogni tanto mi concedo! Grazie per la ...comprensione.

il 10/04/2015 alle 16:17

Una visione colma di straordinaria sensibilità, madame! Quando l'immaginazione diventa palpabile realtà! Complimenti ancora, Annysea! Sir Morris

il 11/04/2015 alle 17:56

Grazie Viaggiatore...Grazie Sir!

il 11/04/2015 alle 19:15

Zanna di lupo....mi piace questa tua visione, un ricnorsa infinita un volo infinito...cara anna, l'ho sentito, ti abbraccio, andrea

il 12/04/2015 alle 20:15

Magica e emozionante scritto,un saluto

il 13/04/2015 alle 18:43

Un testo splendido che ho letto con tanto amore...mi piace molto questo uomo immaginario degli aquiloni. Brava Anny. Un applauso! Dora

il 26/04/2015 alle 12:24

Mi associo alla bravura espressa dagli altri amici e alla tua sensibilità come persona. L'uomo degli aquiloni dall'alto vede cose che dalla terra ferma non si vede .Brava eclisse.

il 10/05/2015 alle 15:30