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Pubblicata il 10/04/2015
Un' aereo che atterra
è il tedio della vita
la smorfia di un pilota
che ha percorso il mondo intero
non c'è più niente da vedere
più nulla da fare
se non godere
spremere il piacere
come da un limone avvizzito

non c'è il tempo
sempre meno voci
il silenzio, soltanto
stai con me
anima mia
mi salvo solo con te
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Una salvezza imprescindibile e dovuta, amico Arturo! Molto ben scritta! Complimenti! Sir Morris

il 11/04/2015 alle 17:58

sei sempre gentile Sir grazie

il 12/04/2015 alle 21:40

riassumi con la solita grazia la tensione di questi decenni, rich.

il 05/05/2015 alle 19:27

grazie, e grazie ancora cara rich

il 08/05/2015 alle 23:11

rileggendo mi colpisce che l'areo che atterra porti noia a terra, di solito si pensa all'avventura dei cieli, così si precipita subito nella quotidiana fatica di vivere...

il 28/05/2015 alle 23:14

la noia del pilota viene dalla terra, e se la porta dietro dappertutto, anche nei cieli...grato per questa tua rilettura cara Antonella

il 29/05/2015 alle 22:37