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Pubblicata il 06/04/2015
fetta di torta

una grossa fetta di torta appena sfornata
lasciata raffreddare quel tanto che basta a renderla mangiabile, perché io non aspetto, non ne sono capace, voglio tutto e subito, voglio l’amore istantaneo, la gioia e il dolore, beh quest’ultimo non lo vorrei ma fa parte della vita e allora lo accetto.
sono frenetica nei pensieri, avida di progetti, costruisco maestosi manieri e poi li abbandono lì, abbozzati su di un foglio a quadretti nel fondo del comò.
la mia vita è piena di cartacce, di frasi lasciate a metà, di tasche che uso come scrigni segreti, di quaderni compagni di viaggio.
di scuse per la mia pigrizia? Ne ho millecento trentatré! Rilegate a casaccio, stipate in grosse borse di pelle consumata che apro all’occorrenza, quando mi sento attaccata. E son credibile, caspita se lo sono, così tanto che me ne convinco anch’io!
potere della mente, della suggestione.
addento la mia fetta di torta e sorseggio latte e caffè, questo è il piacere più puro, creare e poter vivere di ciò che hai prodotto, assaporare ogni ingrediente dosato con immaginazione e donarlo, condividerlo o divorarlo tutto.

4 marzo 2015
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la colazione ingorda è poco poetica. Abbuffone

il 08/04/2015 alle 05:39