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Pubblicata il 05/04/2015
Bulbo di giglio

indosso un vestito narciso
con righe sottili di pianto
con scarpe di grigio …tristezza
percorro un sentiero di fango

tra cime d’alberi cerco
un pezzo di cielo turchino
pulisco le suole di sterco
su secchi aghi di pino

cedo il passo alla sorte
scivolando su foglie di tiglio
raccolgo un bulbo di giglio
guardando in faccia la morte

un canto d’uccello m’acquieta
il battito forte del cuore
un ragno mi presta la tela
per arrestare il tremore

indosso un vestito color amaranto
con borchie lucenti di vanto
risalgo la riva scoscesa
di pianto ne è piena l’attesa
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Ideerei, ritrovo nei tuoi versi belle immagini che denotano la tua grande sensibilità. Buona Pasqua. Racar49

il 05/04/2015 alle 14:57

.....emozionante, ideerei ........

il 05/04/2015 alle 23:26

Si legge una profonda tristezza nei tuoi versi e la voglia di evadere da qualcosa che ti opprime...anche nella precedente poesia pubblicata oggi....mi è piaciuta molto la penultima quartina " un canto d' uccello m' acquieta il battito forte del cuore.....trovare conforto nella natura è un buon segno. Buona vita. Cinzia

il 05/04/2015 alle 23:48

Grazie a tutti per i bei commenti! Volevo rincuorare tutti sul mio stato emotivo,anche se spesso scrivo in momenti non particolarmenti felici, questo non vuol dire che io voglia evadere da qualcosa o che sia profondamente triste. Mi capita però di prendere un 'emozione, come la malinconia,e amplificarla con una visione un po' più catatrofica! Questo è il bello della scrittura, esperare i sentimenti, dall'amore alla morte, dalla gioia al dolore! grazie ancora a tutti.

il 06/04/2015 alle 21:28