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Pubblicata il 01/04/2015
Le mie dita tremanti
cercano le spalle fragili e sottili,
sconosciute e morbide
e i miei occhi nei tuoi
per scacciare rabbia e paura
del tuo assomigliarmi.

ma stringerti è conforto
e filo d'onda tra le dita,
che fugge non appena nasce
e torna sempre un po' diverso
pur nell' Essenza uguale.

eccoti,
onda azzurra del mio mare sei
ricordo d'infinito nell'Immenso,
perché dal tuo pensiero
nascono due anime
intere nel loro dividersi.
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una poesia che va letta e riletta per cogliere l'essenza vera...mi piace molto l'immagine del filo d'onda...l'ultima strofa anche...il ritmo si fa piacere anche se altalenante....ciao rita, un caro abbraccio, andrea

il 01/04/2015 alle 14:29

Grazie Andrea, sei sempre molto attento, un abbraccio a te

il 01/04/2015 alle 21:59