PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Jul
Pubblicata il 25/03/2015
Sorrisi che non giunsero a destinazione.
la vita è una slot-machine
decide l'improvvisa perdita
nell'attimo inspiegabile
del destino scelto.
in frazioni di minuti
l'esistenza precipita
nel baratro assurdo
distacco del vissuto.
forse, sotto una campana di vetro
gli esseri umani sarebbero protetti
ma nell'involuzione del giorno matto
l'impatto devastante
celebra la resa del coatto.
precipitare a settecento chilometri orari
non dà tempo di pensare.
forse, chi non ha mai creduto,
nell'orrore del distacco
ha provato a pregare.
  • Attualmente 3.33333/5 meriti.
3,3/5 meriti (6 voti)

E' vero Jul, non c'e' scatola nera che possa renderci quei sette minuti di interludio alla fine, non nostra incidentalmente, essere consci che avrebbe potuto esserlo, è l'unica orazione che mi sento di condividere....sergio

il 26/03/2015 alle 06:00

Un ricordo triste ma doveroso che riecheggia il dolore per il mistero inspiegabile della vita.

il 26/03/2015 alle 11:20

Probabilmente anche chi non aveva mai pregato: l'ha fatto! Doverosa! Sir Morris

il 26/03/2015 alle 11:48
Jul

Un massacro che si aggiunge all'olocausto umano...

il 26/03/2015 alle 17:40

una tristezza profonda cala su questi versi che mettono i brividi e ancora una volta attesta che la follia degli uomini e' senza limiti marinella

il 29/03/2015 alle 14:02
Jul

Un grande abbraccio Marinella... Giulia

il 29/03/2015 alle 18:03

Quando mi sono trovato a volare, durante il volo mi sono sempre chiesto se sarei arrivato a destinazione e ho sempre avuto nel pensiero la preghiera. .Il pensiero di quelle persone lungo quella discesa era uno solo...cosa sta succedendo...ma si spera sempre che le cose vadano a buon fine, non si ha il tempo di pensare alla morte e pregare. Un tema imbarazzante il tuo ma molto riflessivo Piaciuto molto eclisse

il 17/05/2015 alle 13:38
Jul

Grazie Aldo. Buona domenica... sulla terra ferma! Giulia

il 24/05/2015 alle 12:18