sono in una città
e le mie gambe trampolinano sui sampietrini
fuori non ci sono paradisi
ma tutto è molto meglio è reale
e tu mi cammini a fianco
come se fossi l'ultimo
ma sei una ragazza di boh
niente di manifesto
risolini di disagio
una ragazza di Rho ragazza di boh
mi guardi adorante
mentre saluto la mia ombra
come le ombre siano più semplici da toccare è così facile
e la tua mano col sole alle spalle mi fa stare tenue
mi rende inutile
ed il tuo corpo nemmeno mi tiene
in realtà non ci sei per come esisti
perché ogni cosa ti va bene e ti veste
ogni colore non ha sembianze
si limita a coprire i tuoi boh, ragazza di Rho...
quella piena di non so
sei la fine che fa fare questo sistema
mi carezzi i capelli
senza peso su quelle figure proiettate
ora ti trovo mentre sei reale
e se hai gli occhi che mi ammaliano
e la bocca a me congeniale
è colpa della vita
tu non puoi saperlo
ma sei gioia violenta nel tuo restare sempre neutrale
l'autentica violenza è sempre indifferente
alle mie terminazioni nervose porgi assenza
sei dolce come una vodka alle otto del mattino circa
avvalorata da pelle lattea
con la morbidezza della mappa segnata dai tuoi nei
commuovi appena il mio pene
che giusto per funzionare
lacrima come gli conviene
ed il tuo toccarmi sterile fuori nell'interno
mi percuote e mi scolla
frantuma il mio darti retta
posi da squaw
uno degli orecchi per capire da dove arrivino questi battiti
se da me o dal mondo
se da me o dal crollo delle barricate di foglia del pensiero
o se dal soliloquio tra me e l'estremo
tu resti un po' tanto sulla soglia
mentre cerchi di capire
del resto sei ragazza di boh una ragazza di Rho
cosa potresti estorcermi
con dell'amore da catena di montaggio e distaccato? boh!
cosa potrebbe poi desiderare in più uno come me
una volta adagiato il suo istinto poetico e ridicolmente selvatico?
boh non so non so
fiata
la ragazza di Rho...