PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 11/03/2015
Giungo straniera nel mio cappuccio
girovaga sul cerchio del mondo
-occhi pelle narici qui-
inchiodando un tempo nudo
a mani e piedi.

questa notte africana
sa di cielo basso che ti si attacca
con tutte le sue stelle basse
che non basterebbe un'intera vita
per ammucchiarle.

il minareto taglia morbido l'aria
e l'anima attorno
e il cuore che agita il sangue.

attorno al falò nel cortile
edi racconta sottovoce il suo deserto
che si porta sul volto
e negli occhi
profondi e calmi e silenziosi
come questa notte che mi scorre lenta
preannunciando dentro il mattino.

gli anziani nei loro turbanti
e nelle loro tuniche bianche di luna
sanno di un tempo stanco e lento
che ti guarda e sorride.

il deserto all'alba poi
intanto, adesso

e il perdermi ritrovarmi ritrovarti
nell'attimo vuoto
del sangue che pulsa
sui fianchi di una vena.
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Bellissima cartolina dal medioriente , un saluto

il 11/03/2015 alle 18:14

Un video vincente il primo premio per la fotografia! Affascinante sud mediorientale! Bravissima, Anna! Sir Morris

il 11/03/2015 alle 21:33

Espressiva e sognante nel suo invito a raccontare e a descrivere. C'è un rimuginio della mente per abbattere i limiti delle contraddizioni. Complimenti.

il 12/03/2015 alle 11:12

Poesia di grande suggestione. Brava Anna!

il 13/03/2015 alle 17:46

Paolo carissimo, un abbraccio dal profondo sud.

il 14/03/2015 alle 16:38

Sempre gentilissimo, caro Sir. Grazie.

il 14/03/2015 alle 16:40

Grazie, Decio. Sempre interessanti le tue chiavi di lettura.

il 14/03/2015 alle 16:42

Grazie, jek, ma sai...Edi (la mia straordinaria guida) era il vero incanto nel "raccontare" il "suo" deserto, una presenza "forte" e discreta ad un tempo che mi ha fatto occhi e orecchie...non solo nel deserto (che mi porterò sempre dentro). Le mie parole sono il tentativo (e il bisogno) di far vivere ancora quel frammento del mio vissuto.

il 14/03/2015 alle 16:51

Grazie, Aedo. Un caro saluto

il 14/03/2015 alle 16:52