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Pubblicata il 10/03/2015
lucertolina verde amava tanto il sole e tutti i giorni da quando era tornata Primavera se ne stava tranquilla sul muretto per godere dei suoi raggi caldi. Già ne aveva presi così tanto che si stava abbronzando e la sua pelle cominciava a diventare marrone. Mentre se ne stava come al solito a crogiolarsi vide arrivare una lumachina che la guardava stupita:- Ciao, lucertolina, cosa fai di bello? -Sto prendendo il sole, non vedi!!!- rispose. – Qua si sta benissimo, è un posto tranquillo, è il giardino di un bellissimo bambino di nome Carlo che qualche volta viene con nonna a giocare con noi o ad osservare le bellezze della natura- continuò- perché non ti fermi anche tu?
lumachina si guardò intorno, tirando fuori la testolina con le sue cornette curiose e vide che quello era davvero un bel posto dove fermarsi: sole, erba fresca, spazi di ombra, alberi con fiorellini da cui in Estate sarebbero nati frutti saporiti: non mancava proprio nulla.
-Sì, ottima idea, mi fermerò qui con te e diventeremo amiche.
mentre stavano parlando videro una farfallina bianca che volava sopra alcuni fiori gialli come il sole e si fermava ogni tanto a succhiare con gusto la polverina, il nettare, che contengono all’interno. Quando rialzava la testolina le sentivano dire: -Che pappa buona, come é dolce!mmmmm che bontà!!!
lucertolina e Lumachina rimasero incantate ad osservare quella meravigliosa creatura così leggera, delicata e così……golosa!!! – Ciao- dissero timidamente- come sei bella!!!.
-Ciao- rispose Farfallina- guardandosi intorno perché non aveva capito chi aveva parlato.
poi vide i due animaletti e fu incuriosita anche lei, perché tra le sue compagne non aveva mai visto nessuno come loro.
_ Mi chiamo Farfallina, mi piace tanto mangiare il nettare dei fiorellini, ed ora che è tornata Primavera, ne hanno così tanto!!! Ummmmm!!! .
mentre parlava svolazzava di qua e di là posandosi sui fiori di susino e di albicocco presenti nel giardino. Poi emise uno strano suono e molte altre farfalle di vari colori la raggiunsero e anche loro iniziarono a…. fare la pappa! Lucertolina e Lumachina furono affascinate da tutto quel muovere di ali colorate, ma vedendo come uscivano dai fiori con le ali ancora appiccicose di nettare si misero a ridere e pensarono che avevano trovato un posto bello ed interessante e che sarebbe stato davvero utile restare.
ma le sorprese non erano finite: abbassando la loro testolina per gustare un fresco stelo di erba, si accorsero di una fila lunghissima di animali neri e piccolissimi che, indaffarati, portavano dei chicchi verso un buchettino scavato nella terra. Si avvicinarono curiose e sentirono una strana vocina che sembrava dare ordini a tutti gli altri per trasportare il pesante carico.
Vollero sapere di più e si avvicinarono:- Ciao, chi siete?- chiese Lumachina.
-Ciao, rispose il nero animaletto, asciugandosi una goccia di sudore che scendeva sul torace.
- Siamo le formiche operose che trasportano nella loro casetta scavata sotto terra, il formicaio, le provviste per l’inverno. Lavoriamo tanto, senza fermarci mai. Ed ora ciao, ci siamo fermate anche troppo, dobbiamo continuare il nostro lavoro!! Avremo occasione di rivederci mentre voi passeggiate in questo bel giardino!! Ciao, ciao, forza, sorelline, al lavoro!!!
lumachina e Lucertolina pensarono che sono davvero molte le creature di Madre Natura e furono proprio felici di averne conosciute così tante: chissà se avrebbero avuto la possibilità di incontrarne altre!! Capirono che rimanere in quel giardino, piccolo spicchio di natura, le avrebbe fatte crescere, arricchire e divertire!!
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Una prosa impeccabile, scorrevole ed affascinante! Complimenti alla tua bravura, amica Giovanna! Sir Morris

il 10/03/2015 alle 11:25

Dolce favola di madre umana dettata da madre natura.Buona vita . Cinzia

il 10/03/2015 alle 14:42

Grazie Sir, troppo buono!! Un saluto Giovanna

il 10/03/2015 alle 23:23

Grazie Cinzia del tuo gradito commento!! Un saluto Giovanna

il 10/03/2015 alle 23:24