Una oculata visione d'insieme in simbiosi! Bravissima! Sir Morris
La poesia è dedicata alla poetessa Amelia Rosselli, Nasce nel 1930 a Parigi, da Carlo Rosselli, esule antifascista, assassinato nel ' 37 come suo fratello Nello, e da madre inglese: dunque infanzia e adolescenza trascorse in Francia, Inghilterra e Stati Uniti. Non e' un mero rilievo di cosmopolitismo forzoso, ma la constatazione di un fatto che si rispecchia nella lingua, nella scelta della lingua poetica: Amelia Rosselli puo' scrivere indifferentemente in italiano, in francese e in inglese (Sleep, poesie in inglese e' il documento di questa capacita' ). Trovarsi a questo crocicchio linguistico in qualche modo ha liberato la Rosselli dall' obbligo (quando non sia un impaccio o un incubo) di riconoscersi per forza una lingua madre: difatti non e' semplicemente l' italiano che la Rosselli impiega nelle sue raccolte, ma un linguaggio particolare, insieme libero e coatto, che piu' che appartenerle appartiene soprattutto a se stesso. Forse la definizione della Rosselli piu' calzante in profondita' l' ha data Pier Vincenzo Mengaldo: nella sua poesia si realizza una spinta alla riduzione assoluta della lingua della poesia a lingua del privato. Se si volesse condensare brutalmente, si potrebbe dire che la poesia della Rosselli e' continuamente una poesia d' amore, ossia un amore che si presenta come il terribile, giacche' non ha luogo in cui apparire od annientarsi. -------------------------------------------------------
sono lieta che qualcuno l'abbia trovata degna di attenzione... una poesia che mi valse un sesto premio internazionale e un primo posto nazionale di parecchi anni fa.. oggi ho pensato di condividerla con voi..e non me ne sono pentita, Grazie Sir, Grazie Riccardo. sulle tombe dei poeti la polvere della dimenticanza non dovrebbe posarsi mai.
presto ti sarò un tuo ammiratore la tua poesia fa riflettere ciao jeromebis