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Pubblicata il 28/02/2015
In aspettativa dalla realtà
alla ricerca del tuo numero
su e giù per la storica via
mi ritrovai di rimbalzo in questo suk di voci.
altissime pareti in penombra
ricoperte da velluti rossi sdruciti
e densa luce ocra tagliata a spicchi di nebbia.
poi al mercato del pesce agonizzante
in una stanza rosso pompeiano
la gigante piovra dai tentacoli rasenti il muro,
ne uscii non stordito ma dispiaciuto
per non averti incontrata.
quando, oramai, sul finir della nottata
entrai nella tua porta fuori di mano
circondato da ragazzi dal ghigno feroci.
sdraiata e mediorientale una grassa
melliflua signora: “Cerchi Lei?”
si senza dubbio io pensai
ed ecco arrivarmi stretta in corto vestito
con un abbraccio vecchio di anni
proprio Tu non con viso stupito
ma quasi rassicurata da terminata attesa,
due occhi furbi e un tatuaggio ormai sbiadito.
certo non riconobbi il tuo sguardo
talmente cambiata che eri
ma l'odore all'istante
linfa oggi come ieri.
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Un sogno reale positivo! Sir Morris

il 01/03/2015 alle 01:41