Un cespuglio di cupa insofferenza
ostacola il cammino
del quotidiano vivere
e vivere appare insormontabile
tra dossi bluastri di livore
e cunei di arido cemento.
ma non si arrende alla bussola
dell'avaro tempo
il tuo peregrinare.
accade quando un raggio
d'inaspettato sole
trafigge un malumore
creduto inamovibile,
ti spacca le ginocchia
con allegria maldestra
evidenziando l'inutile rigore
del soldatino stanco
nella battaglia persa.
succede quando ascolti
musica travolgente che seduce
e a nulla serve
la finzione sorda
di chi non vuol sentire.
indossi una corazza
di finta indifferenza
per il timore di piangere
dinanzi alla bellezza
di un volto morbido e bambino
che cattura come
tuffo di delfino.
non hai attenuanti
se cedi alla grazia incomparabile
di attimi divini dettati dal destino.
un blaterare stupido e insensato
a scudo di emozioni
a lungo calpestate.
crollano cinismo e indifferenza
fantasmi paravento
dell'armeggiare buio
cedendo spazio
al luminoso astro
che difendi:
l'incontaminata isola dell'anima.
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