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Pubblicata il 24/02/2015

dimmi poetastro
addormenti la notte
in rime affrettate,
schiarendo un
borgogna appena
scoperto.

Nell'oro dei ponti
hai protesi scialbe,
così da baciare
le allegre comari
con baci giocondi
per pochi denari.

Leggi Verlaine
ché vuoi somigliare
a quel chiaroscuro
che insegna le piazze.
Già ti rimetti in coda
ai tuoi treni, spingendo
un biglietto di solo
ritorno per quel carro
estorto che tu chiami
casa.
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Un approccio descrittivo degno di approfondiremo. Un soggetto ben pensato, ma che potrebbe anche essere perdonato se non conoscere il vero significato del termine borgogna e ignora i Poemi saturnini! Lodiamolo comunque questo Poetastro, così come lodiamo i corposi versi di chi lo ha ricordato.

il 24/02/2015 alle 14:06

Lode a quel poetastro che probabilmente è meglio di qualche poeta-disastro! Sir Morris

il 24/02/2015 alle 14:38