PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 16/12/2002
Vorrei saperle dire
che l'amo oltre la vita,
vorrei saperle dare
più ancor della mia vita.
Vorrei poter placare
quest'anima in tormento
e a tutti vorrei dare
la gioia d'un momento.
Vorrei veder sorrisi
in chi vive l'angoscia,
vorrei toccar le risa
di bimbi senza pianto.
Vorrei vedere un vecchio
amare ancor la vita
e a passo lieto andare
verso la propria meta.

Vorrei, vorrei, vorrei...
ma nulla mai non posso.

09.11.02
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caro lupo milioni di volte mi sonod etta vorrei
dobbiamo imparare a dire voglio questa cosa e cercare di ottenerla nn buttarti giù lotta con i denti stretti tutto si aggiusta abcie ster

il 16/12/2002 alle 10:29

Un'altra "Bacchetta Magica..." come me..vorresti essere...:-) ( mi riferisco a una mia vecchia poesia con cui noto affinità...)
E' bellissima questa tua....come bellissime sono le sensazioni che emana.......
Bravissimo!!!!
Mary

il 16/12/2002 alle 13:21

Ah dimenticavo: PUOI PUOI PUOI....DEVI DEVI DEVI!!!!!:-)

il 16/12/2002 alle 13:22

Questa tua intensissima e lirica disposizione dell'animo darà i suoi bei frutti Gaetano. E' proprio l'umiltà e l'apparente inanità di quel "vorrei" che farà fiorire. Mettici il tuo sole amico!
Un carissimo saluto.
Max

il 16/12/2002 alle 14:05

...i tuoi versi sono pietre preziose...frutto di una intensissima riflessione...la tua anima prende forza sui valori in cui credi e diviene tesoro per chi ti è accanto...
...bellissima amico mio...bellissima
...un bacio...simy

il 16/12/2002 alle 15:21

Una consapevolezza di non poter fare quel che davvero vuoi, puoi!
Molto bella e da non modificare il verbo e il tempo!
Bravo
Er

il 16/12/2002 alle 16:01

Senza fine è la notte e inevitabile il destino...

Vorremmo per questo uccidere l'improbabile?
Illuminare il buio con la nostra piccola lanterna!

il 16/12/2002 alle 16:36

Grazie, Ester. E' una mia costante, non essere mai soddisfatto di quello che faccio, mi metto sempre in discussione e mi dico che probaboilmente avrei potuto fare meglio o di più.
Bacioni.
Gaetano

il 16/12/2002 alle 22:10

Dolce Mary, la ricordo perfettamente, e come potrei averla dimenticata? (Ops, mi pare di averlo già detto ;-))
La sensazione... è quella di insoddisfazione, personale e verso l'umanità.
Personalmente, ho preso l'abitudine a mettermi costantemente in discussione.
Un abbraccio.
Gaetano

il 16/12/2002 alle 22:14

Caro Massimo, io credo che solo chi ha l'umiltà di riconoscere i propri errori, di dubitare di aver potuto fare meglio e di più di quello che ha fatto o gli hanno lasciato fare, può di diritto definirsi Uomo.
Io, in particolare, per il mio mestiere, queste domande me le pongo quotidianamente.
Un carissimo saluto anche a te.
Gaetano

il 16/12/2002 alle 22:19

Grazie Massimo, volevo esprimere solo un sentimento di insoddisfazione e di impotenza di fronte a quanto di negativo osserviamo quotidianamente.
Un caro saluto.
Gaetano

il 16/12/2002 alle 22:22
flo

Ciao Gaetano,
felice di risentirti e rileggerti.
Molto attuale questa poesia, anche tu vorresti un mondo migliore.
E' l'aspettativa di tutti, proprio sotto Natale.
Io ho pubblicato in queste ore un sonetto sul Natale, tanto per essere in tema.
A presto e un saluto con auguri.
Floriano

il 16/12/2002 alle 22:30

Lo sai, ho la quotidiana abitudine di chiedermi se avrei potuto fare di più e meglio.
Aggiungi un pizzico di insoddisfazione cosmica, una goccia di disillusione, mescola il tutto... e il coktail è servito.
Ciao, a domani.
Gaetano

il 16/12/2002 alle 22:31

Grazie, Ernesto.
Effettivamente non modificherei mai tempo e modo del verbo, se fossi in grado di farlo sarei l'Onnipotente, eppure neanche Lui, a detta dello stesso Papa, ha più tanta voglia di cambiare le cose.
Gaetano

il 16/12/2002 alle 22:34

Siamo troppo una goccia nell'oceano per avere la presunzione di poter cambiare le cose!
Ma almeno il desiderio, la speranza che ciò possa avvenire conserviamocelo!
Grazie. Gaetano

il 16/12/2002 alle 22:37

Anche a te dico: Certo che la ricordo!
Ciao Dolce, purtroppo molte, forse troppe, cose non siamo in condizione di mutarle, proprio perchè siamo degli esseri limitati e non l'Onnipotente.
Ma la mia non è la speranza degli inermi: io dubito sempre di me e di quello faccio, pretendo sempre il meglio da me stesso (a parte il valore di poeta che voi tutti sovrastimate).
Un abbraccione... e un grazie particolare.
Gaetano

il 16/12/2002 alle 22:44

Grazie Floriano,
avrai notato che questi miei versi sono nati quando ancora non si respirava ancora la mefitica atmosfera del Natale commerciale, falso ed ipocrita, in cui tutti fanno finta di essere buoni per poi magari accoltellarti alle spalle a S.Stefano.
Se davvero tutti pensassimo al Natale dei bambini africani e sudamericani morti di fame, di quelli asiatici sfruttati dal lavoro e dalla prostituzione, al Natale dei vecchi clochard avvolti nei cartoni e di chi è costretto a fuggire dal proprio paese come fecero i nostri nonni...
Leggerò senz'altro il tuo sonetto: sono certo che lo hai scritto con lo spirito del vero Natale, quello d'amore e fratellanza.
E con lo stesso spirito ti ricambio gli auguri.
Gaetano

il 16/12/2002 alle 22:57

Lascia perdere il sig. Giovanni Paolo II che non ha più dignità, ormai. La vita è be altro, come Dio è BEN ALTRO!
eR

il 17/12/2002 alle 00:11

è giusto am biusogna anche darsi uan regolata, bacie ster

il 17/12/2002 alle 13:40