Ci siamo abituati
ci siamo abituati al falso giorno
io e te
facendoci ombra sugli occhi
e labbra sempre più lontane
labbra sempre più lontane
come in un gioco strategico.
perché sul palcoscenico
abbiamo esaurito le parole
-anni ed anni di parole, tutte in fila
come alberi di un grande bosco-
e contiamo dentro
le ore a riflettore spento
al buio
su ciò che sembra avere un senso.
perché qui si muore
di aria e di sole
come in una storia paurosa
di quando eravamo bambini.
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