per fare un burattino
non serve un bel giardino
ma serve una foresta,
o almeno ciò che resta.
e poi mi sceglierei
un bell’albero
così, ad occhio,
per poi farne una scultura
e far nascere un Pinocchio.
non son come Geppetto,
che era un bell’ometto,
capace di scolpire
figure quasi vive.
io non sono quel “babbino”
che scolpì quel bel bambino;
Io non son abile assai
con scalpello e con bulino.
un pinocchio vorrei fare
da sfatare ogni racconto,
se Collodi mi consente
e Geppetto non mi è contro.
gli darei duecento mani
fatte di rametti rosa
per sfrattare la pigrizia
e carezze desse a iosa.
gli farei un bel nasino
che non si allungasse mai,
e una testa che pensasse
con il suo stesso intelletto
e fiutasse gli imbroglioni
e ascoltasse “quel” grilletto.
Per fare un burattino
non serve un bel giardino,
ma a me, che sono pittrice,
solo un foglio immacolato
e una solida matita,
per narrare di Pinocchio
la sua avventurosa Vita.
*
anna Marinelli per un opera di Mariarosa Chiarello