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Pubblicata il 05/02/2015
Nel mezzo del camin di nostra vita
caddi nel fuoco che brucia le dita:
vidi cosa significava amare ed arsi
ma nessuno poté capire la mia catarsi.

nel mezzo del fuoco mi ritrovai solo
mentre le fiamme incendiavan il suolo,
non provai paura perché quell'abisso,
prima temuto, era il mio chiodo fisso.

e l'abisso infuocato si stupì di me:
vedendomi innamorato, mi chiese di che,
allora io: dell'amor che muove il mondo,
e lui: ma non temi di restare a fondo?

al che risposi: non voglio facili rive,
chi annaspa lotta, ma non muore né vive:
preferisco rischiare, come già fece Orfeo,
senza la mia Euridice la vita è un neo.
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Ispirazione perfetta! sir Morris

il 06/02/2015 alle 11:28

bella, l 'amore è vita, a risentirti, ciaoooo

il 11/02/2015 alle 16:50