E seguo te
nelle mattonelle sconnesse
della città,
quelle che ti bagnano
quando
le calpesti
nei giorni piovosi.
quegli schizzi
mi annebbiano la mente
e, non ricordo il mio nome,
ma ricordo i tuoi baci,
quelli
non dati
tra virgole pesanti.
ed abbraccio
una stella del cammino
come ad abbracciare te
e faccio
outing,
senza farmi male.
i display
ruotano come luccicanti
viavai
nella strada del mattino.
colgo
il mio fiore
solo per me,
non troppo nascosto,
e risuona
il tuo nome
come fossero
madidi corpi
che scivolano
l'un l'altro
in un urlo di gioia.
mai i nostri occhi
si sfioreranno
ma sempre
vedrò il mondo
nel brillare splendido
dei tuoi versi.
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