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Utente eliminato
Pubblicata il 03/02/2015
azzhhh!!!
che cazz di Kaos ch’imbratta tutte kose
anche se dormi fondo come morto
o sveglio come un corvo spaurito

girava e rigirava tutt’e vie
-matteo si declamava-
anche le principali
di più le gallerie della centrale
e la stazione metro di palestro

a volte rannicchiato sul cartone
contava le pedate della gente
per moderare l’urlo nella testa

neanche una puttana lo degnava
guinzagliato com’era al suo mastino
e frodato perfino del sorriso

la raccontava lunga sulla vita
sbiascicando ai piloni la sua rabbia:

c’era una volta
c’ero una volta anch’io.
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vorrei poter placare il suo urlo donandogli una carezza ed un sorriso......Gabriela.

il 03/02/2015 alle 21:11

Ti sei vagamente ispirato a Munch? Interessante produzione che spezza le vertebre a un buonismo di facciata. F.

il 12/02/2015 alle 00:42

a parte il linguaggio che trovo originale ed appropriato( ma già l'ho detto in un'altro commento) questa qui la trovo addirittura commovente nella parte finale...ok

il 13/02/2015 alle 01:08