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Pubblicata il 02/02/2015
Ho voglia
di esploedere
senza un senso.

coprirmi di salsedine
e ridere,
di qul risop che non ho,
di quella confusione
che solo io so,
e
nessuno
mai aprirla saprà.

scoperchiare
la solitudine più atroce,
quella che avviene quando
soli non si è.

rincorrendo
una scarpa
ormai
andata,
senza sapere
chi ella fosse.

mi sento
così
dal volto
di una pagliaccio,
anzi no,
di un buffone,
pieno di buchi
ovunque
ad aspetare
qualche bambino
che divertito
dal mio corpo
tolga
gli organi.
ed io
come foglia
in un vento gelido
suonerò
di riflesso inconsueto
a chi le bacchette
toccherà contro di me.
sarà un suono
sordo
artefatto
che risunerà tronfio
nella valle
di un'anima muta.
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Una poesia turbolenta.. veloce nella mente.. lenta nel berla! Buona poesia! Sir Morris

il 02/02/2015 alle 22:27

Grazie

il 04/02/2015 alle 12:24