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Pubblicata il 19/01/2015
Ascolto vicissitudini inimmaginabili
che rattristano le anime,
ammirativo di cotanta caparbietà,
del lottare che ti ha reso grande,
del tuo premio per vita,
mi scopro capace di minime attenzioni
ma immense se riuscirai a carpirle,
accosto cuore ed anima che t’onorano;
ora illumini altrui strade
con quell’esperienza, pur sempre bruciante,
nell’attesa di una nuova alba
che immagini sublime;
io, mi eclisso
con insignificante coraggio.
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Uno scritto volutamente distante dai recenti precedenti.. giusto per asciugare quelle lacrime! Molto bravo, Carlo! Complimenti! Sir Morris

il 20/01/2015 alle 00:24

grazie Sir, un abbraccio

il 20/01/2015 alle 14:20

Lacrime che vengono da un dolore nascosto ,piaciutissima

il 20/01/2015 alle 17:05

Molto bello il passaggio in cui si spera che le minime attenzioni riescano ad essere interpretate per quel che in realtà valgono ed ê mia opinione che "eclissarsi" con garbo, se il momento lo richiede, sia tutt'altro che insignificante. Bei versi.

il 21/01/2015 alle 12:02

grazie Arlette delle tue osservazioni consiglianti :) Saluti Carlo

il 22/01/2015 alle 00:20

grazie gpaolocci, un saluto

il 22/01/2015 alle 00:21

mi scopro capace di minime attenzioni ma immense se riuscirai a carpirle.....ho adorato questo passaggio, è segno di un vero sentimento, spesso il dimostrare è più difficile del provare...ma un'anima affine comprende anche i silenzi d'amore...mi piace molto, elegante come sempre...caro carlo, tardi giungo su tutto, ti abbraccio e ti auguro un sereno anno nuovo, andrea^^

il 22/01/2015 alle 01:08

nessuno arriva tardi quando si crede al destino, un abbraccio e buon 2015, Carlo

il 25/01/2015 alle 13:30