PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 17/01/2015
La mia figura è un corvo che danza nella vita
e nel mio verso c’è il canto dell’ultima ora

Io sussurrerò piano per non scuotere la tua quieta ipocrisia
poi magari c’incontreremo in paese per qualche via
e mi ripeterai queste parole dette per non dire niente
io eviterò il te l’avevo detto per farti sentire più intelligente
Senti le auto che corrono?
Senti le foglie che vibrano?
Sento un ubriaco gridare in preda al malumore
mi ricorda la mia ex nelle notti d’amore

Siamo le scie di un tramonto dipinto con le dita
al mio pennello resta solo il colore della paura

Ti regalerò brioches come Maria Antonietta prima della fine
poi magari ti offrirò il mio collo per essere gentile
e compirai lo stesso gesto per non pensare a che fare
ma io scosterò la testa per pensare a come poterti salvare
Vedi le donne sotto i lampioni?
Vedi i bambini calciare i palloni?
Vedo un idiota che s’è venduto al primo passante
inconsapevole di essere salito s’una volante

Cavalchiamo le strade di questa provincia edonista
abbiamo vent’anni ma siamo già senza memoria
chiedimi pure delle esperienze passate alla storia
mi piace parlare del mondo mentre ti perdo di vista

Vedo un ubriaco portato via da una volante
sento un idiota rendersi preda di un passante
mentre le auto corrono alle donne dei lampioni
mentre foglie vibrano sui bambini coi palloni
sento una donna gridare in preda al malumore
vedo la mia ex affianco al suo nuovo amore

Io sussurrerò piano per non scuotere la tua quieta ipocrisia
poi magari c’incontreremo in paese per qualche via
e mi ripeterai queste parole dette per non dire niente
io eviterò il te l’avevo detto per farti sentire più intelligente

.A.G.
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Tristemente letta, ma gradevole! Sir Morris

il 17/01/2015 alle 18:31

Figure e ricordi decisamente tristi ed un po' inquietanti, ma sapientemente ed elegantemente espressi!! Un abbraccio Giovanna

il 19/01/2015 alle 02:14

la tristezza è parte della vita senza ne avvertiremmo l'assenza...grazie, ciao ad entrambi

il 19/01/2015 alle 15:02

Ma perchè, non capisco davvero, perchè non ci si sofferma a leggere e se non si è capito a rileggere una poesia!! Non lo capirò mai! Siamo una collettività di banali che ama banalizzare tutto! E tu mio caro amico sei troppo equilibrato ed educato! Io no! Detto questo vado a commentare : questa tua appare come un rap.Un rap di protesta sui luoghi comuni e sull'ipocrisia di un rapporto che si vorrebbe basato sull'onestà e che invece è andato a deludere!! Fa comodo a tutti far finta di non vedere o lasciar credere agli altri che siamo stupidi! Ma poi? Dove porta questo atteggiamento al ribasso!? Non è triste questa poesia è incazzata! Ciao Andrea alla prossima!

il 19/01/2015 alle 16:38

Mi sembra un po' esagerato, cara Rosi, il tuo esordio. Che ne sai come leggiamo e quanto leggiamo una poesia!! Darci poi dei banali!!! ognuno in una poesia legge anche secondo i sentimenti che in quel momento agitano il suo cuore quindi è colpito da certi versi, certi passaggi che richiamano quei sentimenti. Io ci ho letto stralci di tristezza e molta inquietudine. Tu probabilmente eri "incazzata" ed hai colto questo aspetto. Andrea è veramente un grande signore ed un pregevole poeta. Giovanna

il 19/01/2015 alle 22:32

....Mentre Maria Antonietta diceva ai suoi ministri di dare le brioches al popolo se fossero sprovvisti di pane......suo fratello Giuseppe II si sollazzava alla Corte di Vienna ascoltando le musiche di Mozart....così girava il mondo e gira adesso....Bravo Andrea la tua "incazzatura" (ho messo le virgolette come Pinki .......) leggera scivola dai tuoi versi sulla pelle di chi legge......Ai posteri l' ardua sentenza.......; a te, nell' attesa, il mio abbraccio caloroso. Rom. (P.S.: storicamente il fatto delle brioches non è storicamente provato....Però Maria Antonietta andò al patibolo con grande coraggio ed impettita offrì il collo al boia....Una prece.....).

il 20/01/2015 alle 00:16

non è una poesia triste, è vero....c'è dell'inquietudine e questa si accompagna spesso alla rabbia...cara Rosi e cara Giovanna, vi rispondo ad unico commento in quanto mi spiace vedere una diatriba seppur lieve per un testo che non vuole neppure presentarsi come qualcosa di profondo o importante...cara rosi posso dirti che spesso non è di tutti leggere come ci aspetteremmo, non è questo un giustificare la "banalità" ma è comprendere che ciascuno ha la sua sensibilità e che approfondisce come e quanto vuole...ma ti ringrazio della passionalità con cui hai letto interpretato e difeso un aspetto tutt'altro che trascurabile...cara Giovanna ti ringrazio per le tue parole...sì ognuno legge quello che sente, sembra una frase fatta ma per molti e il più delle volte è vero, non meno vero è che spesso c'è chi fa della partecipazione superficialità cadendo in una irritante banalità, non è questo il caso, la mia è una riflessione generale, credo che questo aspetto abbia voluto sottolineare la cara Rosi...care amiche vi abbraccio e vi ringrazio, spero non vi sia acredine futura...Andrea^^

il 22/01/2015 alle 00:29

sai romeo, fin dalle elementari la figura di maria antonietta mi ha affascinato, poterla inserire in un testo è stato fantastico...per il resto è vero, ai posteri l'ardua sentenza....grazie infinite, ti abbraccio, andrea

il 22/01/2015 alle 00:32

beh il testo caro riccardo è vecchio, nato in una notte balorda con un "amico" dopo che avevo chiuso la mia ex...sicuramente rflette molti stati d'animo, poi giustamente ognuno vi ritrova qualcosa, la varietà è ciò che rende vasta la poesia e le sue possibilità...grazie davvero, ti abbraccio, andrea

il 22/01/2015 alle 00:33

Grazie Andrea della tua partecipazione ai nostri commenti!! Da parte mia nessuna acredine, non è nel mio modo di essere!!! Un abbraccio Giovanna

il 22/01/2015 alle 00:51

mi fa piacere saperlo...buona serata, ciao^^

il 22/01/2015 alle 00:55