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Pubblicata il 09/01/2015
Il freddo steso
di una rocca piantata
tra tortuosi pendii
ingessati dal vento
una casa all’ingiù
una madonna nascosta
sassi
facce vecchie
impietrite e sagge
una campana scandisce
i passi che conducono all’orizzonte.
nel bavero assopito
dall’azzurro infinito
dal silenzio smarrito
dalle perdute volte
mi nascondo alla solitudine
del mio vagare
onde non cogliere il richiamo
solerte
che mi induce
alla preghiera.
se al cappello nuovo
tendo d’istinto
la mano
e raccolgo ormai vinto
il richiamo
del tempo
del senso
che amo
e che è dentro di me.
alla valle conduco lo sguardo
lontano
dalla rocca piantata
tra i tortuosi pendii
ingessati dal vento.
e abbraccio
l’immenso.
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Seducenti versi giungono al mio visivo udire! BElla! Sir Morris

il 10/01/2015 alle 09:45