L’odore di zolfo dai pori rilasciato,
avvelena un pomeriggio noioso.
corpi piccoli come sardine di vasca
non trattengono simili fatalità.
potrei, io, prendere a stangate
la retorica stupidità
di un odio senza tempo
per confessare.
potresti, te, danzare nel limbo della rabbia
dove la paura,pagliaccia,non ha voglia di pisciare.
donna – non sempre – fanciulla,
l’anima ingenua di un lupo castrato,
incoronata di salvia marcia,
coperta di vermi in polpa.
la calla è troppo bella.
lo zolfo è troppo forte.
la sardina troppo insignificante.
il nulla è etichettato – almeno – aggettivato.
mi dispiace per te.