PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 15/12/2014
L'addio è una strada circolare
la tua partenza coincide con l'arrivo
pensi di fuggire e invece corri in braccio
agli occhi che hai scacciato
ritorni all'amore che credevi bruciato
e c'è confusione molto spesso
ma la confusione è delle anime vive
le certezze di chi è pronto a morire

la solitudine era una condizione prevedibile
nemmeno tanto fredda a sentire
una prigione dove creare un nuovo limite
ma un limite è pur sempre una fine
tende alla decostruzione
e mi chiamavo apatia magari antipatia
la solitudine era perfetta per me
finchè ho avuto quelle poche parole
adesso che ho un nuovo niente
riprendo a correre a luci spente oltre la fine

Potresti incolpare il tuo silenzio
e dimostreresti di non aver compreso nulla
un'eccessiva presenza ferisce più
dell'assenza, più di una bugiarda clemenza
ma con ciò non ti voglio scusare
aspettarsi che gli altri guardino il tuo buio
senza curarti di coltivare la loro luce
è come ingannare il sole
promettendogli il bacio della luna

l'incostanza era una decisione imprevedibile
nemmeno così difficile da vivere
un modo curioso per esserci per sempre
ma l'eternità è qualcosa che si spegne
tende alla pietrificazione
e mi sentivo magia forse un po' bugia
l'incostanza era perfetta per me
finchè ho avuto quelle poche parole
adesso che ho un vecchio niente
riprendo ad aprire le finestre rivolte alla notte

L'addio è la strada che va a te
l'unico modo che ho per poterti vivere
come un ricordo ritorni sempre alla mia mente
tra tutte le parole e le formule
resti ad incidere le immagini che sento sfuggire
e c'è confusione troppo spesso
ma la confusione è delle anime vive
le certezze di chi è pronto a morire

.A.G.
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Quella dolorosa certezza del vuoto va sempre riempita con fitto amore tu ci riesci poeta perché solo chi ha abitato il luogo del dolore sa cosa vuol dire .ti sento e ti lmmenso abbraccio cate

il 15/12/2014 alle 14:19

La confusione è di chi cerca certezze e preferirebbe morire pur di raggiungerle! Le certezze sono di chi è consapevole e non ha paura di morire.. perché la morte è certezza! Sir Morris

il 15/12/2014 alle 22:53

Nella tua poesie si percepisce un dolore profondo che va oltre i versi che scrivi. E il dolore, quello vero, appunto, mette in discussione tutta la vita, gli stati d'animo, ciò che è stato vissuto, come se qualcuno avesse voluto prendersi gioco di te, come se avessi perso quelle certezze su cui si era basata la vita fino a quei momenti.Ma 'c'è sempre la possibilità di risalire dalla china e la leggo in quelle "anime vive" pur se "confuse" e nella necessità di "creare la luce" in coloro che vivono nel " buio". Onirica! Un grande abbraccio mio caro amico Andra. Giovanna

il 16/12/2014 alle 01:13
Jul

La chiusa rivela l'essenza del tuo profondo pensiero, è assioma. Ciao, Giulia

il 16/12/2014 alle 20:04

le tue parole sensibili mi sono care...grazie dolce cate, andrea, un abbraccione,

il 16/12/2014 alle 23:53

esattamente...grazie dell'intervento maurizio, un saluto, andrea

il 16/12/2014 alle 23:54

cara giovanna, certo, la resa non è mai una risposta, la possibilità di risalire c'è sempre...il testo non è proprio recente, sarà di qualche settimana fa, nato da un momento un po' così, le strofe sono tra loro comunicanti, puntano sul resoconto di azioni compiute ed i risultati effettivi e le ovvie riflessioni che nascono...ti ringrazio delle tue parole, ti abbraccio anche io, andrea

il 16/12/2014 alle 23:58

troppo buona...grazie cara giulia, andrea, ti abbraccio

il 16/12/2014 alle 23:59

Eccellente stesura, impregna di saggi significati, erudita. Anche se ti diro' come la penso io in merito alla morte che piu' di un frangente a momenti non mi portava con sé...bhe quando stai bene, e ami la vita e tutte quelle cose a cui sei legato, è difficile doverla lasciare improvvisamente, o a causa di una malattia incurabile e degenerativa. Io credo fermamente che anche la persona piu' colta ed esperta, se si rapporta spontaneamente, non sia mai pronta o preparata agli eventi traumatici che scatenano scompiglio in prossimità dell'anima. E di conseguenza ci vuole sempre del tempo per superare i periodi nefasti che si presentano a noi dinnanzi...Ammiro la tua visione, perché ci vuole un coraggio e una rassegnazione che non ho, per ora a lasciare o a pensare di dover abbandonare tutto in un istante. Un abbraccio virtuale Fabio.

il 19/12/2014 alle 20:40

caro fabio ci tengo a precisare che non è rassegnazione ma accettazione e presa di coscienza, so che pare la medesima cosa ma è differente, almeno a mio sentire...si la vita riserva dolori inaspettati, inaspettati nel modo di essere e nel tempo di presentarsi in quanto il dolore è certo almeno una volta viene e con esso la paura...la morte è una paura che non ho per roa, non solo per questione di fede, visto che è recente la riscoperta, ma perchè da un unto di vista logico è la fine di tutto il valore che valorizza tutto persino il vuoto e l'inutilità, ecco perchè sorrido quando sento di gente che ha paura di morire xkè ha realizzato nulla, certo se si può lasciare una testimonianza di sè è meglio, ma anche il silenzio lo è...ti ringrazio del tuo partecipato intervento ti abbraccio amico mio, andrea

il 21/12/2014 alle 14:30

la confusione è delle anime vive le certezze di chi è pronto a morire! ..senza parole!

il 07/02/2015 alle 10:50

gentilmente grazie...^^, ciao

il 07/02/2015 alle 16:01