Quella dolorosa certezza del vuoto va sempre riempita con fitto amore tu ci riesci poeta perché solo chi ha abitato il luogo del dolore sa cosa vuol dire .ti sento e ti lmmenso abbraccio cate
La confusione è di chi cerca certezze e preferirebbe morire pur di raggiungerle! Le certezze sono di chi è consapevole e non ha paura di morire.. perché la morte è certezza! Sir Morris
Nella tua poesie si percepisce un dolore profondo che va oltre i versi che scrivi. E il dolore, quello vero, appunto, mette in discussione tutta la vita, gli stati d'animo, ciò che è stato vissuto, come se qualcuno avesse voluto prendersi gioco di te, come se avessi perso quelle certezze su cui si era basata la vita fino a quei momenti.Ma 'c'è sempre la possibilità di risalire dalla china e la leggo in quelle "anime vive" pur se "confuse" e nella necessità di "creare la luce" in coloro che vivono nel " buio". Onirica! Un grande abbraccio mio caro amico Andra. Giovanna
La chiusa rivela l'essenza del tuo profondo pensiero, è assioma. Ciao, Giulia
le tue parole sensibili mi sono care...grazie dolce cate, andrea, un abbraccione,
esattamente...grazie dell'intervento maurizio, un saluto, andrea
cara giovanna, certo, la resa non è mai una risposta, la possibilità di risalire c'è sempre...il testo non è proprio recente, sarà di qualche settimana fa, nato da un momento un po' così, le strofe sono tra loro comunicanti, puntano sul resoconto di azioni compiute ed i risultati effettivi e le ovvie riflessioni che nascono...ti ringrazio delle tue parole, ti abbraccio anche io, andrea
Eccellente stesura, impregna di saggi significati, erudita. Anche se ti diro' come la penso io in merito alla morte che piu' di un frangente a momenti non mi portava con sé...bhe quando stai bene, e ami la vita e tutte quelle cose a cui sei legato, è difficile doverla lasciare improvvisamente, o a causa di una malattia incurabile e degenerativa. Io credo fermamente che anche la persona piu' colta ed esperta, se si rapporta spontaneamente, non sia mai pronta o preparata agli eventi traumatici che scatenano scompiglio in prossimità dell'anima. E di conseguenza ci vuole sempre del tempo per superare i periodi nefasti che si presentano a noi dinnanzi...Ammiro la tua visione, perché ci vuole un coraggio e una rassegnazione che non ho, per ora a lasciare o a pensare di dover abbandonare tutto in un istante. Un abbraccio virtuale Fabio.
caro fabio ci tengo a precisare che non è rassegnazione ma accettazione e presa di coscienza, so che pare la medesima cosa ma è differente, almeno a mio sentire...si la vita riserva dolori inaspettati, inaspettati nel modo di essere e nel tempo di presentarsi in quanto il dolore è certo almeno una volta viene e con esso la paura...la morte è una paura che non ho per roa, non solo per questione di fede, visto che è recente la riscoperta, ma perchè da un unto di vista logico è la fine di tutto il valore che valorizza tutto persino il vuoto e l'inutilità, ecco perchè sorrido quando sento di gente che ha paura di morire xkè ha realizzato nulla, certo se si può lasciare una testimonianza di sè è meglio, ma anche il silenzio lo è...ti ringrazio del tuo partecipato intervento ti abbraccio amico mio, andrea
la confusione è delle anime vive le certezze di chi è pronto a morire! ..senza parole!